La torre Acquaviva
Il borgo fortificato La torre del belvedere La torre Meloni La torre del municipio La torre Cardelli La torre Marini Le torri demolite
Questa torre (alta m 24,40), o mastio, a pianta quadrata e dotata di apparato a sporgere, fu costruita per l’avvistamento a distanza e l’estrema difesa immediatamente vicino al punto più alto costituito dal largo del Castello, l'omphalós dell’antico nucleo storico. La sua erezione fu dettata anzitutto dall’esigenza di un miglior funzionamento del pur già efficiente sistema difensivo periferico. All’uso strategico si univa un particolare significato simbolico, legato alla potenza della famiglia Acquaviva, come si arguisce dall’epigrafe della lapide che si trova sulla facciata orientale e ricorda l’anno di edificazione (1397) e il suo costruttore (frate Matteo di Angelo da Morro, preposto benedettino della chiesa di Sant'Angelo in Musiano, al tempo di Andrea Matteo I Acquaviva, duca d’Atri e conte di S. Flaviano):
Anno Domini MCCCLXXXXVII miseratione divina domino Bonifatio papa VIIII
regnante serenissimo rege Ladislao Ierusalem Sicilie Ungarie rege ed ducatus Adrie et
comitatus Sancti Flaviani virente sidereo lumine Andrea Matheo de Aquaviva
Hanc turrim construi fecit venerabilis frater Matheus Angeli de Murro
ordinis Sancti Benedicti prepositus predictis temporibus huius ecclesie
Sancti Angeli in Musiano
regnante serenissimo rege Ladislao Ierusalem Sicilie Ungarie rege ed ducatus Adrie et
comitatus Sancti Flaviani virente sidereo lumine Andrea Matheo de Aquaviva
Hanc turrim construi fecit venerabilis frater Matheus Angeli de Murro
ordinis Sancti Benedicti prepositus predictis temporibus huius ecclesie
Sancti Angeli in Musiano